Mi sono sempre interrogata sul senso della mia vita, fin da giovane…tormentata, quasi ossessionata. Educata secondo i buoni valori del cristianesimo da due genitori eccezionali, volevo fare del bene, lasciare un segno, dare gioia…e dovevo far fruttare non solo i miei talenti…ma far brillare quelli altrui. Questo mi rendeva “strana” agli occhi di molti, presuntuosa e boriosa: “chi si crede di essere?”, “dove vuole arrivare?”.
Così ho studiato e studiato per essere la migliore…per non deludere nessuno: chi aveva creduto in me, chi si aspettava dei risultati e per trasmettere in modo personale tutto ciò di cui avevo fatto tesoro.
Ho giurato di non spegnere i sogni di nessuno…troppe volte ho provato sulla mia pelle la delusione…” non ce lo possiamo permettere”!
Una donna senza appoggi politici, senza patrimonio. figlia di un impiegato SIP.
Quante umiliazioni da piccola quando mia madre chiedeva di potermi confezionare i costumi perché non potevamo “comprarli”.
Ma ero brava e sul palco del Teatro Ponchielli ho danzato un assolo a 4 anni! La mia è sempre stata un'esigenza!
In quasi 30 anni di attività ho tessuto collaborazioni importanti sia a livello nazionale che internazionale…Teatrodanza, è una scuola di arti performative aperta a tutti, con programmi personalizzati che consentono di studiare anche a livello professionale: danza, canto, recitazione e musica senza rinunciare alla famiglia, alla scuola, agli amici, restando a Cremona!
Devo ringraziare oltre ai miei genitori e mia sorella Silvia con la quale ho fondato Teatrodanza nel 1992, mio marito che con pazienza e abnegazione e non poche difficoltà, è stato promotore e sostegno a 360°.
Immaginate la gioia e la soddisfazione di vedere danzare accanto a grandi professionisti, ragazze che ho preso a 3 anni e con le quali sono cresciuta tanto da fondare con loro una piccola compagnia, PosainOpera Company.
Da un'idea, attraverso la fusione di collaborazioni artistiche, prende forma lo spettacolo, l'evento, l'emozione.
Dare occasione di lavoro a giovani artisti in un paese dove, purtroppo, gli artisti, spesso, non hanno voce.
Troppi? Poco organizzati…poca seria informazione…troppe “improvvisazioni” e poche competenze, ma tanta confusione.
Così arriviamo a marzo 2020…tutto chiuso: le scuole, i teatri, i luoghi di cultura, gli eventi…ZERO!
Teatrodanza è un centro prestigioso, nuovo, all'avanguardia, tecnicamente costruito per lo spettacolo e molto impegnativo dal punto di vista economico. Il covid 19 ci ha messo in ginocchio, ci ha fatto scegliere le nostre “priorità” ma, il lavoro, è lavoro per tutti e fare cultura è un lavoro importante, di formazione, di presa di coscienza, di identità, di inclusione, di sostenibilità, è apertura, dubbio, confronto, ricerca.
Che faccio? Chiudo? E come faccio da sola a lottare ancora e ancora?! A chi chiedo aiuto? E che cosa dico ai miei allievi…alle famiglie che hanno investito su di noi?
Non siamo tutti uguali! Nello sport vince chi è più bravo, chi arriva primo e la sconfitta non esiste, esiste “devo fare meglio se voglio arrivare”.
Nello sport non ci si improvvisa, non si diventa allenatori affittando una palestra, nello sport si suda, si programma, ci si allena e non un'ora a settimana!!!!
Non si ottiene nulla di buono senza fatica, tantomeno nelle arti performative!
Sgomento di enormi spese senza entrate, preoccupata per me, per tutti.
Lezioni online studiate per essere efficienti, per non perdere tempo, per tener allenati corpi e menti in evoluzione in un momento di grande dolore e smarrimento.
Ma in quell'abbraccio video, in quei vocali affettuosi c'è una forza che ancora mi “strega” dopo quasi 30 anni!
Allora siamo una squadra e come tale dobbiamo andiamo avanti dialogando con assessori che sappiano prendere decisioni, amici di associazioni amiche, fondazioni e gruppi nella speranza che la qualità del tuo lavoro venga premiata, che i sacrifici di tutta una vita abbiano davvero lasciato quel segno personale e unico che alimenta il mondo e che appartiene all'umanità.
Teatrodanza ASD AICS aprirà a settembre la prima scuola dell'infanzia dedicata alle arti performative, dai 3 ai 6 anni per crescere attraverso le emozioni, la comunicazione. Abbiamo bisogno di sentire che non siamo soli. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti, ma dobbiamo ispirarci a donne forti che hanno reso feconda l'umanità di fantasia, competenza, amore ma soprattutto intelligenza, l'intelligenza di saper scegliere o non scegliere un compagno di vita, per non dover avere un giorno per ricordare che il rispetto non ha differenze di razza, sesso, ceto sociale!